Disco Soupe Box | la sperimentazione è finita!

La sperimentazione della Disco Soupe Box, il nuovo progetto di Disco Soupe Firenze, si è conclusa. E aggiungendo 2 date in più rispetto alle 4 previste.

Riepiloghiamo intanto che cos’è questa box che per 6 settimane è entrata nelle case di tante persone, e procediamo dall’interno verso l’esterno.

Il contenuto

  • Ingredienti:
    ciò che ogni volta negozi e mercati consegnano il prodotto è sempre una sorpresa! Dipende da tanti fattori, non ultimo da ciò che il giorno prima o la mattina stessa le persone hanno deciso di comprare. Sappiamo solo che si tratta di frutta, verdura e prodotti del forno.
    In questi 6 appuntamenti abbiamo ritirato quasi 1 tonnellata di alimenti!
    Ma a chi dobbiamo questo raccolto?
    Dolce Forno, Minimarket BO.MA (Molin del Piano), Dolce Forno, Il Giglio Ortofrutta, La Bottega Alimentari Sma (Sieci), Alimentari da Giorgio, ErbaVita, Fabbrini Bruno, Il borgo dei sapori, Il pane della nonna, Il Vecchio Forno, Manuela Mannelli, Panificio Trotta, (Pontassieve). I banchi del mercato ai Villini tra cui: Az. Agricola Becattini, Giovanni, Az. Agricola I Facoceri, Beni Filippo – Aladino Frutta, Lo Zio Franco, Ortofrutta Sergio e Lorena.
    A cui per l’ultimo appuntamento (cambia il giorno, cambia la fornitura) si son o aggiunti: Azienda Agricola La Talea (Firenze),  Fuori di Zucca (Firenze), Alimentari frutta e verdura (Sieci), Armax e La Bottega Tanini (Montebonello), Forno Brilli, Panificio Brilli, La Bottega di Gabri, Andrea l‘ortolano (Rufina), Ortofrutta Zagli (Vicchio).
    Alle Disco Soupe non si aggiunge mai niente (eccetto ovviamente spezie e condimenti) ma per la Disco Soupe Box abbiamo fatto un’eccezione con i legumi (lenticchie, piselli, farina di ceci), come avevamo dichiarato sin dal principio, per arricchire il pasto, e poco altro, come a volte le uova, perché la compattezza per una box è un requisito importante.
    Tutti gli ingredienti e i materiali acquistati, sono stati reperiti presso i negozi di prossimità. Coerentemente con l’impegno preso nella campagna di raccolta fondi, abbiamo scelto prodotti sfusi (es. spezie, legumi, zucchero, detersivi), del commercio equo (cioccolato, zucchero), biologici e/o locali.
    Qui alcune foto del nostro raccolto e alcune delle persone (quelle meno timide) che ce l’hanno offerto. Nell’articolo trovate alcune foto, per le altre guardate quelli relativi a ogni appuntamento.

  • Ricette: non potendo prevedere quali sono gli ingredienti, le ricette sono state decise direttamente in cucina da chi prepara il giorno stesso o magari con un po’ di confronto preliminare interno alla Disco Troupe. Ogni volta ingredienti diverse, (alcune) persone diverse, ricette diverse.Cucinare con ingredienti imprevedibili, pochi ingredienti aggiunti, un’attrezzatura assai basilare, un gruppo di persone non professioniste, un processo decisionale collettivo e riducendo gli sprechi, per una box che deve essere trasportata (compattezza, no zuppe, etc.) e consumata senza vedere quale è stato il processo di preparazione, sono solo esempi delle sfide che abbiamo dovuto affrontare, e vi garantiamo che non è stato semplice, come ben sa chi ha partecipato in prima persona.Insieme alla box abbiamo sempre consegnato a parte anche del pane e frutta e/o verdura.

Il contenitore
Come sa chi ha partecipato, durante gli eventi di Disco Soupe Firenze usiamo sempre stoviglie lavabili. In questo caso e soprattutto quest’anno ci è impossibile cercare soluzioni alternative.
Abbiamo quindi scelto dei contenitori monouso più sostenibili.

  • Cosa: dopo aver valutato varie opzione abbiamo scelto un contenitore in cartoncino rivestito in PLA,  compostabile derivato da materiali vegetali rinnovabili, atossici e non inquinanti. Prodotto in Europa. Il PLA è un biopolimero, derivato dalla condensazione dell’acido lattico estratto dal mais, dalla barbabietola da zucchero o altre piante.

  • Smaltimento: è biodegradabile e compostabile, certificato UNI EN 13432 quindi può essere gettato nella raccolta dell’organico. Ma prima, ad esempio, può essere usato per raccogliere l’organico sul piano di lavoro della cucina.

Oltre alla Box abbiamo utilizzato: dei fogli di carta cerata anche questi compostabili; e dei sacchetti di carta, che possono essere utilizzati, ad esempio per contenere altri alimenti, frutta e verdura in frigo, per raccogliere l’organico o la carta sulla scrivania (se sono puliti).

Sul contenitore
Un pieghevole con il link e il QR per andare a un articolo sul contenuto della box e ai link alla playlist o diretta del giorno. La striscia che chiude il sacchetto poi diventa un segnalibro. Sempre con l’immagine disegnata per noi da Marco Rocchi. Grazie ancora Marco per accompagnarci con le tue immagini.

Dove gli ingredienti si sono trasformati in una Box?
Presso la cucina Circolo Arci La Torretta di Molin del Piano, che ci ha ospitato per più di un mese e mezzo con grande disponibilità da parte di tutte le persone che hanno supportato il progetto e che investendo tanto tempo ed energie riescono a portare avanti l’attività del circolo. Grazie davvero.

 

Chi ha fatto tutto questo? La Disco Troupe.
Un incredibile gruppo di più di 40 persone, che partecipando insieme a noi una o tutte le volte hanno reso possibile la raccolta degli alimenti, l’ideazione delle ricette, la preparazione, il confezionamento, la consegna e la fondamentale interazione con le persone destinatarie della Box. Oltre alla miriade di azioni previste o impreviste che ogni volta sono state necessarie, al fondamentale contributo personale, alla pazienza e l’impegno nel portare avanti un progetto in sperimentazione che racchiude moltissime sfide e che nonostante tutto è molto diverso da ciò che Disco Soupe Firenze aveva fatto finora.
Non finiremo quindi di ringraziare per le intense ore passate insieme:
Anais Anna Arianna Ariya Asja Aurora Barbara Caroline Caterina Chiara Cris Dario Elisabetta Filippo Francesca Gaetano Gea Giacomo Giorgia Greta Irene Juri Korshid Lapo Linda Lucas Lucia Lucia Matilda Matilde Matteo Matteo Matteo Miriam Nicola Ottavio Paola Rachele Rosanna Sauro Silvia Stella Viola. Tra di loro tre professionisti che hanno dato il loro contributo con la loro esperienza lavorativa inserendosi nel processo decisionale e operativo collettivo. Matteo Cambuli che ha supportato a distanza nella realizzazione di un piatto sardo, Matteo Fiesoli con Viola in the sky che hanno partecipato all’ultimo appuntamento.

 

L’ambiente. Anche quello sonoro.
Ogni sera la Disco Soupe Box ha portato con sé l’ingrediente musicale.
Abbiamo aperto e chiuso con una diretta. Alla prima è stata con noi ai vinili Buccy dj per un set funk e disco, alla chiusura SantaMama con ritmi funk, disco, beats tropicali e tribali.

 

Tutti gli altri appuntamenti sono stati accompagnati da playlist molto diverse e create appositamente da:

Ma anche una playlist collettiva di Disco Soupe, decisamente eterogenea perchè creata con il contributo di coloro che hanno portato musica nelle Disco Soupe, sostenuto il progetto o preso parte alla Disco Troupe.

Grazie a tutte queste persone che generosamente hanno contribuito a rendere disco la soupe!

 

Oggi giornata è stata brevemente raccontata con un articolo su questo blog. Oltre ad alcune informazioni ci sono anche molte foto, tra queste, per il secondo appuntamento, anche quelle di Silvio Palladino che è stato nostro ospite e che ringraziamo per aver regalato il suo sguardo già abituato a Disco Soupe nel mondo.

 

Altre persone molto importanti
Questo progetto è stato reso possibile dalle energie, impegno e tempo di tutte le persone che si sono spese per realizzarlo. Ma non avremmo potuto avviarlo senza il contributo fondamentale di tutte le persone che hanno partecipato alla nostra campagna di raccolta fondi anche tramite un crowdfunding su Produzioni dal Basso.

Ringraziamo quindi di nuovo:
Alessandra Caselli, Alessandra  Manca, Andrea Bona, Antonella Caselli, Antonella Soldi, Beatrice Campigli, Bosco di Ogigia, Centro di Riuso di Londa, Chiara Borgaro, Chiara Carovani, Cristina Grassi, Daniele Massini, Duccio Gemignani, Elena Bonaccini, Elena Bonapace, Elisabetta Vatteroni, Erika Fulceri, Fabio Lombardo, Francesca Guidotti, Giovanni Graziani, Giovanni Rastrelli, Giulia L., Giulia Squeo, Guido Giachi, Hans Titze, Ilaria Rondina, Paola Ziani, Jonnel Licari, Judith Siegel, Juri Galli, Juri Megli, Lisa Brugnetti, Lorenzo Ci, Lucia Tozzi, Lucia Pratesi, Luigi Chezzi, Mamme NO Inceneritore, Maria Pisanu, Maria Adele Rubino, Maria Vittoria Tonietti, Marina Di Bartolomeo, Marta Zanieri, Marzio Politi, Matilde Mazzoni, Marisa Mascelloni, Massimiliano Arcasedda, Mauro Romanelli, Milena Batistoni, Nicola Giorgio, Lorenzo Pallini, Paola Gensini, Paolo Lepri, Pasquale Doronzo, Pietro Burberi, Rachele Venturin, Rosalba Ambrogi, Rosanna Perini, Ruben Quasi, Silvia Agozzino, Silvia Leoni, Simona Venturi, Stefano Gemignani.

Alcune di queste persone hanno ricevuto a casa la Box, le altre Box sono state consegnate a persone o famiglie del territorio che si trovano in situazioni, acuite anche da questo contesto sanitario ed economico, in cui l’accesso all’alimentazione non è scontato e in alcuni casi nemmeno la relazione o la condivisione, per questo vedere di settimana in settimana persone aprire la porta contente di ricevere la Box ma anche di scambiare di nuovo due parole con chi la Box la portava, è stato sicuramente un altro ingrediente importante. Per tutto questo dobbiamo ringraziare Roberta e l’ente con cui collabora.
Abbiamo cercato di sperimentare un modello che unisca diversi attori del territorio per lavorare su spreco alimentare, su solidarietà e accesso al cibo, su forme di condivisione, collaborazione e divertimento.
Ricordiamo anche qui, infatti, che questo non vuole essere un progetto di supporto alimentare e che la sicurezza alimentare è un diritto che non si costruisce con la redistribuzione di eccedenze alimentari o con azioni occasionali, ma con un approccio sistemico.

Tante altre persone hanno poi dato il loro contributo in modi diversi a questo progetto, ringraziamo anche tutte loro.

E il futuro?
Intanto ci sarà una nuova, “vera”, Disco Soupe il 4 luglio!

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