Un assaggio di quelli che saranno i prossimi articoli della nostra nuova rubrica “Una mela al giorno”. Passiamo velocemente in rassegna alcuni elementi importanti per evitare di fare acquisti che poi non saremo in grado di consumare e quindi rischieremo di sprecare. Nelle uscite future approfondiremo ogni singolo aspetto!
E’ proprio l’atto di fare la spesa la locomotiva che guida il viaggio del cibo dentro casa nostra e che ne decide la rotta. Poi i vagoni agganciati al seguito riporre, cucinare, mangiare, gestire gli avanzi, riciclare, ne assecondano il percorso, ognuno in fila all’altro: il cibo passa dal carrello alla nostra cucina, fino a diventare parte integrante del nostro corpo. Tra le varie azioni c’è anche la gestione degli avanzi, non con l’intenzione di esortarne la creazione, ma perché avanzare parte del cibo che prepariamo è un fatto comune, dovuto ad un calcolo delle porzioni che ogni tanto non è così accurato e che comunque non può essere perfetto. Infatti anche di fronte ad un piano settimanale preciso molti sono i possibili imprevisti che possono capitare. Cominciare ad ammettere i propri limiti è già un ottimo punto di partenza. Inoltre, “avanzare” significa anche “guardare avanti, oltre” e in questo senso dev’essere un passaggio fondamentale nella gestione del cibo; capire come domani possiamo sfruttare ciò che avremo a disposizione, riciclando qualcosa già pronto e consumandolo senza nessuno spreco!
A dir la verità, nei prossimi articoli ci saranno addirittura eccezioni in tema di avanzo: verrà proposto di cucinare un po’ di più in termini di quantità in modo che gli “avanzi” di una prima ricetta saranno gli ingredienti di base necessari per la realizzazione di un secondo piatto (scoprirete le nostre astute ricette 2×1).
In questo articolo verranno toccati velocemente argomenti che saranno poi ripresi in maniera più approfondita, come ad esempio la lista della spesa, la gestione del cibo in casa (frigo, freezer, dispensa), come muoversi tra le offerte, le date di scadenza, la qualità del cibo…
Insomma, a meno che non si viva completamente di autoproduzione (nel XXII secolo non sono in molti a farlo), l’acquisto del cibo è un atto ricorrente per tutti. Ecco, quindi, 5 errori da non commettere quando si è alla guida del proprio mezzo tra prodotti invitanti e scaffali colorati, facendo lo slalom tra un carrello e l’altro!
1. Essere affamati/tristi/arrabbiati
Mai andare a fare la spesa affamati, un rischio che alla cassa potrebbe costare caro: mangiando con gli occhi ogni cosa che capita sotto lo sguardo, si finisce poi per divorare il supermercato intero! Inoltre, la fame non solo ci dirige verso prodotti a maggior contenuto calorico, ma aumenta l’impulso all’acquisto in generale, anche nei confronti di prodotti non alimentari. Non dovremmo, però, nemmeno essere arrabbiati o tristi, perché è risaputo come il cibo sia un importante elemento compensatorio. Il cibo consola corpo ed anima!
Quindi meglio sempre fare prima uno spuntino per non avere la pancia vuota oppure ci si potrebbe ad esempio viziare con un pezzetto di cioccolato, che sembra avere un noto effetto positivo sull’umore. Non avere lo stomaco che brontola, inoltre, ci permette di essere meno stanchi e provati, di ragionare a mente lucida e di avere più energie da dedicare ad una scelta oculata. Diversamente il pericolo è quello di comprare più del necessario, col rischio che in un secondo momento il superfluo possa addirittura trasformarsi in parte in spreco.
2. Farsi sedurre dalle promozioni
3×2, -10%, “prendi 2 paghi 1”, 2×3, “1,2,3 euro”… Rispetto agli anni ’90 le offerte multi-pacco sono decisamente calate, però, da una rapida indagine di volantino, sembra che si continuino ad attirare i clienti con formule matematiche diverse, come ad esempio lo sconto diretto sul cartellino.
Comunque 2×3 e 3×2 fa sempre 6, giusto!? Quindi, se il risultato lo conosciamo, passiamo alla considerazione successiva: d’accordo il potenziale risparmio economico, ma siamo davvero in grado di gestire in maniera adeguata quello che stiamo comprando? Allora, prima di acquistare, forse è meglio fare due conti, non solo sul prezzo!
3. Scegliere il “grande”
La confezione più grande è quella che salta all’occhio per prima perché più voluminosa. Sembra quasi chiamarci per nome! Ma non è sempre vero che il fatto che “duri più a lungo” sia una cosa positiva perché bisogna accettare l’ipotesi che questa venga talvolta dimenticata in qualche angolo della cucina.
Ricordiamoci: se non esageriamo con gli acquisti ridurremo drasticamente il rischio di sprecare dei prodotti e con questi il denaro che abbiamo usato per acquistarli. Compatibilmente coi propri ritmi lavorativi e di vita, sarebbe auspicabile anche acquistare con maggior frequenza in modo da rispondere in maniera puntuale ai propri bisogni, momento per momento – pensiamo a quante volte decidiamo all’ultimo minuto di consumare un pasto fuori casa.
4. Non sapere cosa comprare
E’ fondamentale prima di uscire a fare acquisti alimentari prendersi il tempo necessario per passare in rassegna quello che abbiamo già a disposizione, controllandone la freschezza e la deperibilità – un ripasso periodico alle date di scadenza di ogni singolo prodotto sarebbe giusto ed opportuno – mettendo in conto, possibilmente, anche il numero dei pasti che intendiamo non consumare a casa nei giorni successivi. Infatti, andare a fare la spesa senza una lista di quello che ci occorre o senza aver almeno dato un’occhiata veloce qua e là per vedere a cosa sia rimasto tra dispensa e frigo, ci porta senza dubbio a compare a casaccio.
Così come non avere neanche un’idea a grandi linee dei pasti da preparare in settimana, ma ispirarsi a quello che viene proposto dal venditore, ci attira verso offerte e promozioni, ma ci allontana dai nostri effettivi bisogni. La disposizione all’interno dei punti di vendita non è casuale: la miglior collocazione di un prodotto per finire con elevata probabilità nel nostro carrello si trova ad un metro e mezzo da terra, giusto all’altezza del nostro sguardo (20 cm sotto il nostro campo visivo). Non fermiamoci dunque a quello che abbiamo davanti al naso, ma cerchiamo quello che ci serve veramente!
5. Non avere il tempo per il dopo-spesa
Relativamente all’atto della spesa, molti sono i consigli che sono stati più volte elargiti, ma raramente viene menzionato il fattore “tempo”. Se già è sbagliato andar a far la spesa di fretta, in quanto non si riesce a scegliere accuratamente, è altrettanto vero che in parte certi acquisiti diventano abitudinari, perché basati sulla fiducia riposta in prodotti già sperimentati e questo, insieme all’aiuto di una lista precisa, può permetterci di fare shopping in tempi record.
Quello che però è ancora più importante è riuscire a ricavare del tempo per riordinare la spesa all’interno della nostra abitazione: dispensa, frigorifero (ecco qualche suggerimento su come gestirlo al meglio), freezer, scorte, dando ad ogni alimento la giusta collocazione. Se non viene fatto subito, difficilmente verrà fatto con maggior cura più tardi. Invece riporre tutto al meglio è fondamentale per aver chiarezza, anche visiva, su quello che si ha a disposizione ed essere in grado di programmare i pasti dei giorni seguenti. Quindi “troviamo il tempo”!
Seguendo questi semplici consigli, eviteremo errori comuni e saremo dunque in grado di selezionare il cibo che entrerà in casa nostra e che farà parte della nostra dieta giornaliera, un cibo che sarà appunto frutto di una scelta più consapevole.
Laura Pozzato
www.aboutgoodfood.com