L’acqua d’estate, sai quanto sprechi?

L’acqua è una risorsa preziosa, non è infinita, ed è grazie al ciclo idrogeologico alimentato dal sole che questa si trasforma e si sposta sul nostro pianeta.n6-acqua
La Terra è composta per il 70% di acqua, di questa il 97,5% è salata ed il 2,5% è dolce. La maggior parte dell’acqua dolce, circa il 68,9%, è racchiusa nelle calotte polari e nei ghiacciai, il 29,9% nelle falde acquifere sotterranee e solo lo 0,3% è localizzata in fiumi e laghi e quindi potenzialmente accessibile all’uomo.
Secondo una stima ci vogliono circa 40 anni prima che una goccia d’acqua caduta sulle montagne esca dal rubinetto di casa.
Si calcola che ognuno consumi circa 150 litri di acqua al giorno per lavarsi e cucinare, a quest’acqua va sommata tutta quella che viene utilizzata per esempio per produrre il cibo o gli oggetti di uso quotidiano.

È fondamentale quindi prestare molta attenzione a questa importante risorsa e  monitorarla sia a livello quantitativo che qualitativo.
Dal 2010, in attuazione delle norme europee in materia, l’ARPAT monitora le acque, sia superficiali che sotterranee della Regione Toscana sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo.
Ma vediamo cosa si intende per acque superficiali? Le acque superficiali sono tutte le acque, correnti o stagnanti, individuate dalla Direttiva Europea 2000/60/CE (Water Frame Directive). Le varie tipologie sono riconducibili a:

  • Fiume: corpo idrico che scorre prevalentemente in superficie ma che può essere parzialmente sotterraneo;
  • Lago: corpo idrico superficiale interno con acque ferme;
  • Acqua di transizione: corpo idrico superficiale in prossimità della foce del fiume, che ha una salinità    prossima a quella delle acque costiere, ma è sostanzialmente influenzata da flussi di acqua dolce;
  • Corpo idrico artificiale: un canale o un invaso costruito dall’uomo;
  • Corpo idrico fortemente modificato: ad esempio un fiume che, a seguito di alterazioni fisiche e morfologiche dovute ad attività umane, ha perso la sua originaria natura.

La porzione di territorio nel quale sono presenti acque superficiali (torrenti, fiumi ed eventuali laghi) che sfociano a mare in un’unica foce rappresenta il bacino idrografico.

Un esempio è l’invaso di Bilancino, un lago artificiale presso Barberino di Mugello creato costruendo una diga sul fiume Sieve, nato per ridurre i rischi di alluvioni nella piana dell’Arno e per sopperire al bisogno idrico di Firenze e Prato.
La capacità massima del lago è di 69 milioni di m3 di acqua, ma nel luglio del 2012 a causa della scarsità delle piogge la quantità di acqua presente nel lago raggiunse il livello di 48 milioni di m3 per arrivare a novembre dello stesso anno a 32 milioni di m3, cioè a meno della metà della capacità massima del lago. A causa di questa diminuzione della risorsa idrica le autorità competenti arrivarono a razionare l’uso dell’acqua durante la giornata. Il fatto che attualmente non sia necessario prendere tali provvedimenti e che il lago goda di ottima salute non significa che non si debba fare attenzione a quanta acqua viene consumata e all’utilizzo che ne viene fatto.
Allo scopo di valutare lo stato attuale della situazione quantitativa della risorsa idrica superficiale regionale sono state considerate, tra le stazioni idrometriche ritenute più significative della rete di monitoraggio idrometrico, quelle per le quali sono disponibili serie storiche di portata più complete. Il periodo di confronto è stato esteso al periodo 1983 – 2014 ,in particolare sono state analizzate le portate del bacino dell’Arno e dei suoi affluenti principali (Sieve, Bisenzio, Ombrone Pistoiese e Elsa), del Serchio e dell’Ombrone Grossetano.
I dati analizzati mostrano che la portata di tutti i fiumi monitorati nella Regione è inferiore alla media storica tranne per le stazioni di Calavorno (Serchio), Castelfiorentino (Elsa) e S. P. a Ponti (Bisenzio), dove i valori registrati coincidono con quello medio. Ovvero la risorsa idrica superficiale della Toscana è mediamente in diminuita rispetto all’anno passato (dati aprile 2015).

Non sprecare acqua vuol dire anche non inquinarla o prestare maggior attenzione a non gettare il cibo: per produrre gli alimenti serve molta acqua, non è visibile in quanto non scorre dal rubinetto ma è circa il 92% dell’acqua consumata ogni giorno.

Puoi visualizzare l’infografica che abbiamo realizzato per il Prendinota a questo link: L’acqua d’estate: sai quanto sprechi?

PER SAPERNE DI PIU’

Arpat Toscana
Publiacqua – Campagna risparmio idrico 2011-Publiacqua
Campagna risparmio idrico 2014
Regione Emilia Romagna – Acqua, Risparmio vitale
Campagna Salva la Goccia
Regione Toscana – Risparmio acqua

 

 

 

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