“Cuciniamo le eccedenze” festeggia 5 anni!

Il nostro progetto “Cuciniamo le eccedenze” festeggia il suo quinto anno di attività estendendo finalità e ampliando per numero e tipologia i soggetti coinvolti.

 

Venerdì 24 maggio 2019 si è tenuta la conferenza stampa al termine del quinto anno di “Cuciniamo le Eccedenze”, uno dei progetti di cui siamo più orgogliosi per il suo valore sociale, educativo e ambientale. In questi anni abbiamo creato una rete tra aziende, scuola e realtà che offrono servizi di sostegno alimentare capace di ridare valore a prodotti che altrimenti verrebbero sprecati, trasformandoli in un’importante risorsa per il territorio.

cuciniamo le eccedenze

Se abbiamo concluso il quinto anno di attività di questo progetto, estendendo finalità e ampliando per numero e tipologia i soggetti coinvolti, lo dobbiamo a molti soggetti che anche qui teniamo a ringraziare.
L’Istituto Professionale Alberghiero Chino Chini, il dirigente Draghi per aver aperto la scuola a questa sperimentazione e i professori Occhibove e Morozzi per portarlo avanti operativamente ogni giorno e, ovviamente, i ragazzi e le ragazze delle IV e V indirizzo Cucina che ne sono il motore.Unicoop Firenze e la Sezione Soci di Borgo San Lorenzo che hanno deciso di sperimentare e avviare con noi la nuova formula nel 2016 e Conad (Signo srl) che ha deciso di entrare nel progetto quest’anno.I 7 enti che sono colonna portante e destinazione finale del prodotto lavorato: Ass. Il Mulino, Ass. Progetto Accoglienza, Caritas Parrocchiale di Borgo San Lorenzo, Coope. Soc. Arca, Coop. C.A.T., Misericordia di Borgo San Lorenzo, Misericordia di Scarperia i responsabili e tutti gli operatori coinvolti ma anche tutti coloro che hanno mangiato i prodotti del progetto.Il Comune di Borgo San Lorenzo per il supporto manifestato in quest’anno di attività.

cuciniamo le eccedenze

 

È solo grazie a tutti loro, infatti, che quest’anno in 61 giorni di attività siamo riusciti a recuperare 1250 kg di prodotti (forneria e ortofrutta), poi valorizzati in quasi 650 kg di prodotti trasformati e confezionati sottovuoto, ovvero approssimativamente 4378 porzioni. E grazie a questa rete abbiamo avuto la conferma dell’importanza di lavorare insieme per valorizzare le diverse risorse del proprio territorio e parlare, direttamente o indirettamente, di spreco alimentare a tutti soggetti che sono toccati dall’attività: dagli operatori ai loro colleghi, dai destinatari del prodotto alle famiglie, dalla cittadinanza agli studenti che un domani lavoreranno nel settore, ci auguriamo, con una sempre maggiore sensibilità e attenzione.

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